Dunque, partiamo col dire che questa tipologia di persona, HSP, PAS, gli Ipersensibili, è stata studiata per anni, negli anni '90, dalla Dott.ssa Elaine Aron, di cui vi lascio il link al suo sito http://hsperson.com/
Dai suoi studi è emerso che questa Ipersensibilità interessa circa il 20% della popolazione, bambini compresi, uomini e donne, e di questo 20% dice che circa il 70% è introverso, mentre il restante 30% è estroverso.
Questo tipo di Ipersensibilità non sta a significare la bontà o meno di una persona, come alcuni, specialmente non Ipersensibili, inizialmente credono (dicendoci in alcuni casi "stai dicendo che io sono un insensibile?"), bensì si tratta di una Ipersensibilità a livello neuronale, innata, quindi presente dalla nascita, e non modificabile, alla stregua del colore degli occhi.
Le persone ipersensibili vengono facilmente subissate dagli stimoli (negativamente ma anche positivamente), esterni a loro, ed interni.
Abbiamo quindi un basso livello di sopportazione ai tanti tantissimi stimoli che registriamo ogni istante, magari in un ambiente caotico.
Pensate che prima di leggere libri a riguardo, non sapendo ancora cosa fosse l'HSP, in certi momenti dicevo a mio marito che sentivo come una lancetta impazzita nel mio sistema nervoso che segnalasse tipo un allarme o qualcosa che non stava andando per il verso giusto.
Magari qualcun altro può aver avuto una sensazione simile.
Anche semplicemente girare per negozi può risultare difficile, sia per i rumori, musica compresa se è troppo alta, sia per i tanti stimoli visivi e a volte olfattivi. E questa difficoltà ci può procurare sintomi fisici che possono essere scambiati per paura o ansia.
La TV a volte può dare molto fastidio, come anche la radio se il volume è alto.
I viaggi possono stancare se non abbiamo il tempo di recuperare le forze, giorno per giorno, dopo aver "fatto il pieno di stimoli". Possibilmente da soli, stando tranquilli, magari leggendo.
Le ingiustizie, l'ipocrisia e le menzogne ci colpiscono molto e spesso cerchiamo qualche modo per cercare di farle smettere.
Spesso vediamo delle sfumature nel comportamento della gente, o sentiamo delle sfumature nelle loro parole, che altri non vedono o sentono (o in alcuni casi forse sperano che non sentiamo e vediamo), e spesso per questo finiamo in litigi infiniti perchè ci viene detto che siamo troppo puntigliosi su parole, sguardi o altro.
Siamo portati a rimuginare, perchè il nostro cervello, subissato dagli stimoli, non si ferma quasi mai.
Rimuginiamo, ci facciamo prendere da sensi di colpa, e spesso fatichiamo a smettere.
Siamo ottimi ascoltatori, ascoltando anche il linguaggio non verbale.
Abbiamo tanta, a volte troppa empatia, che ci porta a sentire spesso cosa sente chi abbiamo intorno, e anche questo ci porta all'iperstimolazione neuronale. Con conseguente stanchezza anche a livello fisico. Possiamo avere la sensazione di “svuotarci” stando a contatto con gli altri. E abbiamo bisogno quindi di ricaricarci poi, in silenzio.
Se tra le persone attorno a noi il clima è teso, lo sentiamo, e ne siamo condizionati negativamente.
Gli ambienti nuovi spesso ci mettono ansia.
Odiamo stare in mezzo alla folla.
Preferiamo la regolarità e le cose conosciute.
Ci piacerebbe avere tutto sotto controllo, e cerchiamo di parare i colpi in anticipo per quanto possiamo.
Spesso ci sentiamo non compresi, perchè, come una persona non ipersensibile fatica a capire cosa sentiamo noi, anche noi spesso fatichiamo a capire che quello che stiamo sentendo, molte delle persone che ci stanno attorno invece non lo stanno sentendo. Ci proviamo, con l'empatia, ma a volte ci piacerebbe essere capiti un po' anche noi. Spesso ciò non avviene. E questa mancata comprensione da parte degli altri, alla lunga porta a rabbia.
Tendiamo ad avere una bassa autostima in conseguenza a rifiuti.
Quindi per tentare di evitarli cerchiamo di uniformarci agli altri, però rischiando di non capire più chi siamo e di stare peggio.
Non amiamo lavorare sotto pressione.
Spesso invece tendiamo a voler aiutare il prossimo e fare del bene.
Tendiamo a mettere noi stessi all’ultimo posto.
Siamo solitamente persone creative, che non significa per forza artisti, ma creativi, in vari campi.
Immaginiamo e ci promettiamo spesso di intraprendere varie strade, ma l'intraprendenza in genere non è il nostro lato più forte e spesso ci troviamo chiusi nelle nostre idee.
Quando però abbiamo un fine in mente che ci riesce a smuovere, ci diamo totalmente e facciamo di tutto per raggiungerlo.
In genere siamo perfezionisti: quando decidiamo di fare qualcosa, la facciamo bene. Non tolleriamo gli errori, o li tolleriamo a fatica, e siamo particolarmente accurati.
Tendiamo a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si "deve" fare, che ci mette in agitazione.
Tendiamo a procrastinare ed avere una vera e propria avversione per ciò che si "deve" fare, che ci mette in agitazione.
In genere sembriamo timidi anche se invece spesso siamo molto molto socievoli.
Amiamo leggere, assistere a dei bei spettacoli, riflettere su citazioni, goderci la vita.
Siamo persone consapevoli e coscienziose, con una vita interiore molto ricca.
Quindi come vedete, non è una malattia, non è essere sbagliati: è solo avere un sistema nervoso che funziona diversamente.
Bisogna diventarne consapevoli, e imparare a usarlo a proprio vantaggio.
E si può!
Dobbiamo!
Per tutti, Ipersensibili e non!
A tale proposito vi lascio un video, che può risultare utilissimo sia per Ipersensibili, sia per chi non lo è, ma magari conosce e ha a cuore qualcuno che invece lo è.
E' un video della Dott.ssa Elena Lupo, molto molto ben fatto!