lunedì 11 dicembre 2017

Piccolo/grande consiglio per ipersensibili in crisi, e work in progress mio

Dunque, questo non è un mio post solito, su un libro...
Questo è diverso...

Ieri e l'altro ieri ho partecipato ad un corso/seminario sul public speaking, che però mi ha anche fatto venire in mente questo piccolo/grande consiglio da dare ad eventuali ipersensibili in crisi che passassero da qua.

E' una cosa che ha aiutato moltissimo me in quest'anno, e quindi potrebbe tornare utile anche ad altri.

Ma partiamo dal principio, altrimenti non si capisce nulla...

Dunque, un anno fa, io non ero così... cioè, sì, ipersensibile ovviamente lo ero, ma stavo malissimo dentro... un male grande grande grande (e non vado oltre, ma chi è ipersensibile può sicuramente capire)

Ad un certo punto, a inizio 2017, mi sono fatta davvero paura... e ho iniziato a cercare corsi di psicologia positiva...

Cercavo e cercavo, e mi saltava fuori sempre un corso (o meglio, due, ma l'altro era per addetti ai lavori, quindi psicologi, e io quindi non posso)

Alchè ho iniziato a girare per il sito web di chi teneva quel corso che mi saltava sempre fuori ad ogni ricerca su psicologia positiva...

Ed ora faccio una piccola premessa per far capire meglio il seguito: nell'estate del 2012 è morta mia nonna materna, che per me era come una mamma... e in quell'estate, dopo la sua morte, ho avuto una serie di sogni strani...

Uno quest'anno sono arrivata a capirlo...

Nel sogno, una signora dai capelli lunghi e scuri mi veniva incontro con un ombrello rosso per ripararmi dalla pioggia...

Ricordo che ne ho parlato con mia suocera e mia cognata, per il fatto che quella signora io non sapevo chi fosse... ma al solito dicono che sogniamo solo volti già visti... assomigliava un po' ad una mia ex collega, ma non era lei... ho pensato anche che potessi essere io tra qualche anno, ma non credevo possibile non riconoscermi proprio... era proprio una persona che non conoscevo...

Ricordo che mia suocera ha detto che comunque sembrava un sogno positivo, e io avevo detto di sì, dicendo che il rosso al solito simboleggia l'amore...
Questo nell'estate del 2012...

Ora, torniamo a inizio 2017... ricerche su psicologia positiva... trovo quel sito... inizio a guardare qualche video di chi tiene questi corsi... è una signora dolcissima con i capelli raccolti...

Poi un giorno vedo un video in cui ha i capelli sciolti...
Sono rimasta sbalordita...
Era la signora dall'ombrello rosso!

Ho guardato tutti i suoi video, e pian piano sono uscita da quello stato emotivo bruttissimo in cui mi sono ritrovata dopo qualche anno di umore che scendeva scendeva scendeva, inesorabilmente, da dopo la morte di mia nonna, per i motivi più vari, all'inizio per la sua morte, poi per motivi emotivi familiari (famiglia di origine) che si protraggono da anni e anni, poi per motivi emotivi dovuti alla famiglia acquisita (anche in questo caso, che si protraggono da anni), e infine, ma assolutamente non meno importante, per motivi emotivi di coppia, che anche in questo caso si protraggono (protraevano?) da anni. Il tutto probabilmente molto molto legato al fatto di essere hsp, non compresa da chi mi sta intorno...

Dal 2012 in poi è stata proprio una discesa continua del mio umore... fino ad arrivare all'inizio del 2017, appunto.

E in questi video questa signora riporta piccoli pezzi che poi fanno parte dei suoi libri, e dei suoi corsi... quindi è con il suo metodo, che, anche solo attraverso i video, è riuscita a farmi passare dall'apatia più buia, alla proattività vera (ora vorrei avere le giornate con le ore almeno raddoppiate, ed energia ovviamente raddoppiata o triplicata, per poter fare tutto quello che ho in mente!!!)

Praticamente con un ombrello d'amore mi ha riparata dalla depressione in cui ero caduta o stavo cadendo.

Ecco, quindi, il consiglio che durante questo we di corso mi è venuto in mente di mettere sul blog è che, se passasse di qui un ipersensibile in crisi, o qualcuno che conosca qualcuno in questa situazione, iniziate col guardarvi tutti tutti tutti questi video su facebook ---> https://www.facebook.com/pg/lucia.giovannini/videos/?ref=page_internal

So che li avevo già segnalati da mesi nei link consigliati, ma volevo fare proprio una segnalazione a parte, per farne capire l'importanza e l'efficacia!

Poi, nel titolo ho segnalato che avrei parlato anche di "work in progress" mio, e quindi di quello che sto facendo. 

Dunque, quest'estate avevo accennato in questo post al fatto che avevo deciso di iniziare un percorso di studi di 2 anni, che comunque poi avrà sempre qualche altro aggiornamento da fare con qualche corso in seguito...

Bene, ho deciso di condividerlo, perchè anche questo può tornare utile a qualcuno...

Ho iniziato il 5 novembre con un corso sui "4 colori della personalità", come ho segnalato anche con un PS a fine post del libro omonimo.

Il we scorso, quindi il 9-10 dicembre, ho frequentato un corso su "public speaking e presentation training", perchè essendo una timida timidona, e volendo diventare una coach, come vedrete dai prossimi corsi che segnalerò, ho deciso di prendere di petto questa mia timidezza. Il mio corpo credo abbia tentato di boicottarmi però, perchè ho iniziato ad avere mal di gola 4 giorni prima... malessere... e 1 giorno prima del corso ero afona e con la febbre a 37.7... e il prossimo corso di questo tipo ci sarà tra 2 anni... wow...
La sera prima della partenza la febbre sembrava quasi scesa... la mattina prima di prendere il treno non avevo febbre, e sono partita... acciaccata, con la tosse, col primo giorno di ciclo in atto (in anticipo di 2-3 giorni), ma caparbia!

Ammetto che per me è stato un corso a tratti difficoltoso, nel senso che le spiegazioni di public speaking non facevano una piega, le sentivo pienamente mie... però la parte del presentation training, caspita, per una timida è difficilissima... e a maggior ragione per una persona ipersensibile... nel senso, credo sia per il fatto che noi ipersensibili non amiamo "rompere le scatole" agli altri con discorsi che agli altri non interessano, ma ecco, non so se sia per questo o solo per timidezza, ma facevo fatica... dovevamo parlare, a gruppi ristretti, di quello che ci pareva, per tot minuti, in un modo specifico... e tendenzialmente, il modo mi veniva spontaneo nella maniera abbastanza corretta (infatti come dicevo, la spiegazione del public speaking che hanno dato la sentivo mia), ma faticavo a dirmi "dai, su, spiega questa cosa, fatti coraggio!", cosa che invece non sento se parlo di cose che mi piacciono con persone che mi ascoltano per interesse verso questo tema specifico.

Però, vabbè, analizzando meglio, il mio gruppo certo era lì per vedere se seguivo quello che ci è stato insegnato, ma visto che tendenzialmente mi veniva abbastanza spontaneo, a parte la voce che non aveva potenza per ovvi motivi, ecco, analizzando meglio, sì, era tutto dovuto alla mia timidezza... mannaggia... che difficile che era a momenti...
Vabbè... :-)

Comunque, torniamo a noi e al percorso di studi che ho iniziato.
A giugno seguirò un we sul metodo TUAV che, tramite quei video mi ha risollevata dal posto buio dove ero finita.

Sempre a giugno inizierò un corso che durerà 2 anni, su pnl etica (no marketing), neurosemantica (che è praticamente un'evoluzione della pnl), e coaching, e, all'interno del corso di 2 anni c'è compreso questo bellissimo corso di un we.

L'anno dopo, quello in cui si concluderanno i 2 anni, voglio fare il corso per la certificazione come coach TUAV, e anche il corso per la certificazione 4 colori.

Ma tornando un attimo al corso di questo we, sabato ci è stato assegnato un compito da fare in serata e da portare il giorno dopo, al corso: dovevamo creare massimo 6 slide su un argomento a nostra scelta, per poter fare una presentazione di 6 minuti seguendo gli insegnamenti che ci sono stati dati nel corso.

Penso che difficilmente dimenticherò quella sera, nel b&b dove avevo prenotato, dove mi è stata data una bellissima camera, accogliente, colorata, che mi faceva sentire "a casa", sul divanetto, ancora un po' acciaccata dalla febbre del giorno prima, con solo un ipad mini, a fare queste slide usando Canva (mai usato prima, ma che avevo sentito consigliare in un bellissimo gruppo facebook di "smartwomen"), io che slide non ne avevo mai fatte... è stata una bellissima serata! :-)

Ora, qui non posso far vedere (perchè al momento non me la sentirei di fare video) molte cose che ci sono state insegnate al corso, come la postura, la gestualità, la cadenza, o far sentire il tono di voce, ma volevo condividere le slide che avevo creato (poi la mia presentazione nel gruppo è stata, per limiti di tempo, corta, perchè l'orario stava finendo... erano quasi le 18... c'erano ancora saluti e altre cose fa fare... e c'era chi doveva seguire degli orari per il ritorno a casa, come nel mio caso che avevo il treno prima delle 19), ma vorrei mettervela qui, perchè riguarda anche questo blog.



Con la slide di partenza volevo spiegare il perchè il coaching è così importante per le persone hsp, perchè spesso, per noi, è proprio come aiutarci a non cadere nel baratro.


Perchè spesso noi hsp tendiamo a chiuderci in noi stessi, dopo le batoste che riceviamo dal mondo esterno... e può anche "funzionare" per un po'... ma poi questo chiuderci in noi stessi ci si ritorce contro, perchè al mondo siamo tutti animali sociali, tutti connessi l'uno all'altro.


Essendo hsp il 20% circa della popolazione, dati alla mano, in Italia siamo circa 12.000.000, di cui 8.400.000 introversi e 3.600.000 estroversi. 12.000.000 di persone che vengono facilmente subissate dagli stimoli, interni ed esterni, data la loro ipersensibilità neuronale, e che spesso hanno bisogno di momenti di "decompressione", perfezioniste, che spesso rimuginano su quanto successo, che si fanno prendere dai sensi di colpa, che faticano a dire di no agli altri, lasciando se stessi in secondo piano, ma sono anche persone che odiano le ingiustizie, l'ipocrisia, notano sfumature di comportamento che ad altri sfuggono, sono empatiche, creative, socievoli, e che amano aiutare gli altri.


Spesso il confronto col mondo esterno ci porta ad avere bassa autostima, quindi in un primo momento tentiamo di uniformarci agli altri, per cercare di essere accettati, ma questo spesso non avviene, perchè comunque tentiamo di calarci in un ruolo non nostro... e invece essere se stessi, al meglio di quanto possiamo, è il più bel regalo che possiamo fare a noi stessi e al mondo.


Nel mio caso ho trovato molto molto utile il metodo TUAV per ritrovare la mia autostima e la vera me stessa, ma anche il metodo dei 4 colori della personalità può portare molti benefici, perchè se il mondo arrivasse a ragionare in termini di colori della personalità, sarebbe più facile capirsi, e quindi ci sarebbe molta più accettazione nelle varie relazioni sociali.
E quindi ho deciso di formarmi su questi 2 metodi, oltre che pnl etica, neurosemantica, e coaching, per provare a portare questi 2 metodi nelle aziende, nelle scuole (se non ho capito male è riconosciuto dal Miur), e tra i privati della mia città. 


E per concludere la mia presentazione al corso, volevo chiedere, come sarebbe se il mondo fosse improntato, tutto, su un messaggio del tipo "Io sono ok! Tu sei ok!"?


Già, come sarebbe? :-)



P.S.: a novembre, essendo il primo corso, avevo il cartellino col nome scritto a pennarello... al corso appena fatto avevo ancora lo stesso, non avendo pensato il mese scorso di personalizzarlo... ma dal prossimo corso avrò il cartellino personalizzato a mano da me :-)
Ci sarà una farfalla (simbolo degli hsp), un fiore multicolore (come mi sento dentro di me), e il mio nome, multicolor ovviamente! :-)
Eccolo!