domenica 30 settembre 2018

E’ da un po’ che penso se scrivere o meno questo post...

E’ stata un’estate strana, cioè, un’estate emotivamente difficile, come tutte le mie ultime estati comunque, per un problema che si ripete da un po’ di estati a questa parte, più o meno dal 2012 in poi, e cioè che d’estate, stando più a contatto con i nonni paterni e gli zii paterni dei miei figli, perchè hanno un giardino dove far giocare i nipoti, ogni volta il mio essere “diversa” diventa un problema che loro non accettano (ma con chi è diverso, tipo di etnia diversa, fanno i buoni samaritani), e io ogni estate mi rimetto in discussione con lunghi esami di coscienza in cui ne uscivo sempre più minata nell’autostima, perchè mi dicevo che io sono così, e non capisco la loro cattiveria, e non posso riuscire a capirla, e non capivo nemmeno come andare avanti in questo loop continuo, ma questa volta, quest’estate ha preso un’evoluzione diversa...

Provo a spiegarmi meglio, anche se credo ne risulterà un post sconclusionato... ma provo ad essere più chiara possibile, giuro!

Partiamo dalla mia storia, prima di arrivare a quest’estate, così forse riesco a spiegarmi meglio...

Nata 41 anni fa... sono sempre stata una bimba tranquilla, e abbastanza timorosa (dell’asilo ne avevo parlato qui nel post che segnalo ora https://ipersensibilieintroversi.blogspot.com/2017/05/tutta-unaltra-vita-lucia-giovannini.html ), ma con una gioia di vivere che mi si scatenava tipo a scuola a ricreazione, dove ricordo che correvo all’impazzata nel grande giardino della scuola elementare dove studiavo... ricordo ancora le corse su e giù dalle collinette che si formavano dall’avvallamento del giardino... su per le collinette, arrivo all’albero posto su ogni collinetta, lo semiabbraccio finchè ci faccio il giro intorno per poi ricorrere giù e ricominciare così con la collinetta successiva... ricordo perfettamente quei momenti, con un sorriso stampato sulle labbra!

E’ stato proprio all’epoca delle elementari che ogni tanto ho iniziato a sentirmi dentro una voce che mi diceva che ero qui per qualcosa... ricordo che ne ero “onorata”, ma allo stesso tempo non capivo cosa fosse quel “qualcosa”... figuriamoci, avrò avuto 10 anni al massimo... e me lo tenevo dentro...

Poi sono andata alle medie, e ricordo precisamente quando abbiamo studiato Pirandello, e una citazione mi ha colpita tantissimo e tuttora spesso la cito, e cioè, che ci sono tante verità quante sono le persone che pensano di averla... secondo me illuminante...

Alle superiori mi sono un po’ “persa”, anche se ricordo che facevo raccolte di frasi particolari nei miei diari di scuola... a volte erano frasi un po’ leggere, per riucire a “mescolarmi” con le altre compagne, mentre a volte erano proprio frasi profonde...

A 16 anni mi è successa la prima cosa “davvero strana”... mi ero innamorata di un ragazzo che aveva 9 anni più di me... mi sono fatta capire... lui però mi ha detto che durante una “seduta spiritica” fatta poco tempo prima gli era stato detto che mi avrebbe conosciuta, e che doveva dirmi di no, (le faceva regolarmente credo, perchè sua madre da quel che ho capito le faceva da anni)... ricordo che non sapevo cosa rispondere quando me l’ha detto (!)... ma ricordo anche che siamo usciti ancora insieme dopo... abbiamo guardato qualche film a casa sua, con sua mamma che ci preparava le crepes, e a casa di suo zio in centro città a guardare un altro film, una volta poi mi ha portata a mangiare una pizza con quello che se non ho capito male era il suo gruppo con cui faceva sedute, ma ricordo che tanto timida che ero non ho spiccicato parola, e poi un’altra volta siamo andati ad un pub dove mi ha preso le mani e mi ha chiesto se mi sono mai resa conto dell’energia che emanavano (non ho mai capito se era per “corteggiarmi” o se era un “messaggio” ricevuto che magari doveva recapitare)... poi non siamo più usciti per un paio d’anni perchè non mi ha più chiamata... quando sono diventata maggiorenne mi ha ritelefonato... siamo andati ad un bar dove mi ha detto che aveva lasciato la ex se non ricordo male, o era lì lì per lasciarla, non ricordo, e poi in seguito siamo andati alle terme, in piscina... ricordo un lungo abbraccio tenerissimo nella piscina termale, occhi negli occhi... pensavo sarebbe nato qualcosa, ma poi non l’ho più sentito...
Qualche settimana fa, l’ho ripensato, quando ho letto una cosa di cui parlerò poi, e ho guardato il suo profilo facebook (che tra l’altro ha aperto giusto giusto solo quest’estate, in una giornata che per me era stata molto particolare in senso negativo, a tal punto da togliermi di nuovo la fede dal dito per la seconda volta nel giro di 10 mesi, che tuttora non porto, e che credo non porterò più, visto che sto qui solo per non far vivere i miei figli sempre con la valigia in mano, libri di scuola compresi, più volte a settimana, ma lui non poteva nemmeno minimamente saperlo, visto che quel giorno saremo stati a 1400km di distanza circa...), l’ho lasciato qualche minuto a video, e quando sono tornata nella stanza dopo un po’ il video era “andato”... lampeggiava nero e poi video, in continuazione, come se ci fosse un’interferenza elettromagnetica che spegneva e riaccendeva il video in continuazione... abbiamo fatto più e più prove, ma il video era andato... aveva 10 anni, per carità, ma cosa ne pensiamo della frase “il caso non esiste?” E quanti video durano più di 10 anni?

Comunque, torniamo al passato.. a fine superiori ho iniziato a volte a sentire di nuovo la mia voce interna, e questa volta mi ha aiutata a non prendere una “sprangata sui denti” in ambito sentimentale, in senso metaforico ovviamente...
Una mattina di maggio 1996 mi ha detto di lasciare il ragazzo con cui stavo... io non so perchè quella mattina l’ho ascoltata ciecamente, visto che non l’avevo mai sentita, e sicuramente non in questi termini, ma ancor oggi la ringrazio per avermi detto di lasciarlo anche se non vedevo alcuna cosa strana... lui è rimasto sbalordito, le mie compagne di classe pure, e temevano che poi all’esame di maturità andassi male a causa di questo... io anche ero sbalordita, ma calma... dopo un mese si è scoperto che mi aveva tradita e che l’altra era rimasta incinta... l’avrei scoperto in pieno esame di maturità... a tutti gli effetti l’ho scoperto in pieno esame di maturità, ma visto che l’avevo già lasciato, il colpo è stato minore...

Poi, dopo un anno da single, a 20 anni ho conosciuto il mio attuale marito... ci siamo sposati 4 anni dopo... dopo altri 3 anni abbiamo cercato il primo figlio, e dopo altri 3 il secondo...
Anche quando ho avuto il secondo figlio ho risentito la mia voce interna... ero rimasta incinta a marzo 2007... test ad inizio aprile... lievemente positivo... a pranzo la mia voce interna mi ha detto che avrei fatto natale col pancione... ma no, non sarei mai arrivata a natale con quella gravidanza, tantopiù che avendo fatto cesareo d’urgenza col primo figlio, volevo farlo programmato col secondo, e quindi sarebbe nato a inizio dicembre... allora ho fatto il controllo delle beta... 2 controlli a fila in quei giorni... erano basse... e scendevano... l’ho perso spontaneamente a metà aprile...
Non avendo fatto raschiamento potevamo riprovare subito... e sono rimasta incinta di nuovo subito... e ho fatto natale col pancione...

Poi sono arrivati anni faticosi, ho perso il lavoro a inizio della seconda gravidanza, c’è stato l’inizio della crisi economica mondiale... insomma, mi sono “ripersa” di nuovo...

Nel 2011 ho iniziato a fare sogni strani... nel 2012 pure...

Poi è subentrata una crisi di coppia, in cui mi sono ritrovata immersa pian piano come una rana bollita, e mi sono “ripersa” arrivando a livelli, a fine 2016, che mi sono fatta paura da sola...

Ho iniziato a risvegliarmi a inizio 2017, come ho scritto spesso nel blog...

Ho iniziato a leggere libri di crescita personale (nel corso degli anni appena precedenti ne avevo comprati alcuni, ma talmente depressa che ero, poi non li leggevo...), mi sono iscritta a corsi per farne una professione, da portare nelle aziende... e lì ho conosciuto tante belle persone...

A giugno, al primo incontro del corso che dura 2 anni (LUCE), quando ci hanno divisi in team, ci hanno chiesto di presentarci in 2-3 minuti... quando ho fatto la mia presentazione nel mio team (ho spiegato un po’ quello che spiego da 1 anno e mezzo di me anche qui nel blog), una ragazza che pratica yoga e altro da molti anni, e che ne ha fatto la sua professione e la sua vita, ha detto che finchè parlavo ha avuto una visione di un esercito di persone unite per aiutare il mondo... me l’ha detto più volte, anche quando ci siamo rivisti a luglio... questa sua visione ha fatto scattare molte domande dentro di me... ho iniziato a chiedermi se davvero c’è un esercito di anime buone che sono qui per aiutare... ricordate quello che ho scritto a maggio 2017 nel post che ho segnalato anche poco sopra? Avevo scritto testualmente “Ma con quel video si è risvegliato in me il ricordo di quando ero piccola, piena di "amore" (ricordo che mi sentivo "un'anima buona") e con tanta voglia di essere di aiuto, e di fare del bene...”

Da lì ho iniziato a pormi domande... tipo, non è che anche il fatto che molte persone siano attratte dai colori dell’arcobaleno (non so se ci avete fatto caso) sia come un richiamo a qualcosa che sentono come “casa”, che manca loro così forte che lo cercano quaggiù (me compresa, che mi circondo di oggetti color arcobaleno, e che non mi sento mai completamente a casa... e queste cose le ho ritrovate poi leggendo materiali delle info che vi darò tra poco)

Ho iniziato a farmi domande su sogni strani che faccio in alcuni periodi, in cui fluttuo (sì, non cammino ma fluttuo nei sogni, senza vedere fisicamente il mio corpo), in una casa che non conosco, ma che nel sogno sento casa, e che mi dà un senso di pace assoluta... questa casa nei miei sogni l’ho rivista più volte, e ogni volta mi sono svegliata stranita, in quanto non è questa dove vivo, ma mi lasciava una calma che difficilmente provo al solito...

Poi l’estate è “riprecipitata”, come ogni estate di questi ultimi anni, dal 2012, quando è morta mia nonna, quella che avevo raccontato che dal sogno avuto dopo la sua morte sono poi arrivata ai corsi che sto facendo, (17 giugno... e anche qui ci sarebbe un’altra “coincidenza” visto che è il giorno del compleanno di quel ragazzo di cui mi ero innamorata a 16 anni), che per me era come una mamma, in cui mi ritrovo ogni volta a mettermi in discussione... ho reciso altri ponti anche quest’estate... e parlando con mio marito di queste decisioni che ho preso mi fa “ok, dici che nessuno ti capisce, ma fino a un anno e mezzo fa non ti capivi nemmeno tu, e forse non hai ancora finito di capirti del tutto” (come se questo bastasse per dar loro l'ok a non accettarmi mai per quella che sono...)... io ho risposto che “no, mi sono capita del tutto!”... ma quanto mi sbagliavo!

Qualche giorno dopo un’altra ragazza del corso LUCE ha messo un post su facebook che mi ha aperto un mondo... quella ragazza, a luglio, di ritorno dal we del corso, nella libreria della stazione di Rimini mi aveva fatto aprire un “libro delle risposte”, e mi si è aperto alla pagina che diceva “creerà confusione”... la nostra insegnante dice che la confusione è positiva perchè è la fusione di più informazioni, che possono poi creare qualcosa di buono...
Quindi sì, col suo post ha creato confusione in me, ma una confusione buona...
Ho iniziato a catena a cercare e ricevere varie informazioni che mi riportano tutte alle domande che mi stavo ponendo quest’estate...
Il post era sulle tre ondate di volontari... se volete cercare info a riguardo, io non mi metto a spiegare qui queste cose... ricordate che ho sempre detto che agisco a metà tra pancia e mente? Ecco, la mia “pancia” mi dice che sono cose che dentro probabilmente ho sempre saputo/sentito... la mia “mente” dice che se non vedo non credo...
Insomma, se volete info, basta digitare su google tre ondate volontari e magari aggiungete il nome di Dolores Cannon, e arrivate anche a un ebook su amazon, che ho letto, e ad una videointervista su youtube in 7 pezzi, di cui c’è anche la trascrizione qui da pagina 9 a pagina 30 https://risveglio.myblog.it/media/01/02/396574000.pdf , e che a sua volta ha dato molte risposte alla mia parte “pancia”, mentre la mia parte “mente” gradiva meno alcuni passaggi, ma nel complesso, una volta finito l’ho archiviato nella cartella del mio kindle dove raggruppo i libri che leggo e che trovo belli, interessanti, e da tenere a portata di mano!

Questo poi mi ha portata a pensare a una cosa che penso da un po’, e cioè il collegamento che io vedo tra persone hsp/pas e gli indaco/cristallo... so che ad alcuni non piacerà l’accostamento, uno con basi scientifiche, e l’altro privo di basi scientifiche, ma se andate a leggere le descrizioni degli indaco/cristallo forse qualcun’altro si renderà conto che sono pressochè coincidenti con le descrizioni degli hsp/pas... poi tra indaco e cristallo la differenza è che un indaco è essenzialmente un demolitore di sistemi, mentre un cristallo è un portatore d’amore...
La suddivisione temporale tra indaco e cristallo, mi ha fatto pensare a una correlazione tra la seconda e la terza ondata di questi presunti volontari descritti da Dolores Cannon...

Se poi vogliamo, se andate a cercare info anche sulle cosiddette “anime vecchie” del taoismo, si dice che ci si reincarni 5 volte (quindi in media ogni “età di reincarnazione” prenderebbe circa il 20% della popolazione?), e che alla quinta ed ultima reincarnazione (un 20% della popolazione? Come gli hsp/pas?), si senta il bisogno di essere di aiuto e di portare quello che si sa ad altri, prima di tornare al piano astrale, come dice il taoismo, se non ho capito male, e questo riprenderebbe forse un po’, anche se non del tutto, secondo me, la teoria delle tre ondate di volontari...

Qui vi metto una mappa concettuale che mi sono fatta per fissare i miei pensieri... magari può aiutarvi a capire questi pensieri contorti che mi girano nella testa...


Poi da lì sono arrivata anche a dei videoseminari online, di Brizzi, che per certi versi mi risuonano, e quindi è altro materiale che chi sente il bisogno può andare a cercare...

Insomma, lo so, ne è uscito un post lungo e contorto... lo immaginavo... ma non saprei come esprimermi meglio di così...

Ripeto che la mia parte “di pancia” in un certo senso mi dice “è da quando sei piccola che te lo sto dicendo!”, mentre la mia parte “di testa” mi dice “vacci piano, perchè non sai cosa è vero e cosa no”

So solo che da sempre sono stata attratta da questo genere di cose... da piccola la mia famiglia aveva un’amica di famiglia che era pranoterapeuta che avrà avuto più o meno l’età di mia nonna... era stata conosciuta quando ha risolto un problema a un mio cugino coetaneo... poi ha tentato di risolvere un problema a mio padre, ma non ci è riuscita... i miei hanno continuato a contattarla per i loro scopi, che a volte sono tutt’altro che “limpidi”, tipo trovare modi per ottenere quello che loro vogliono (penso che da tempo immemore abbiano il mio nome, o qualcosa di mio, o scritto da me, sul piedistallo, fatto di una certa misura, nella loro piramide di rame sul comò di camera loro, costruita da mio padre in scala perfetta con una di quelle egizie, e orientata perfettamente con quella, tenendo sempre una bussola sul comò della loro camera... penso che da tempo immemore si stiano chiedendo il perchè non funzioni, perchè io non faccio quello che vogliono loro... chissà perchè!!!)

Poi vabbè, mio padre a quel punto si è appassionato anche di training autogeno e stargate, ma io no... ricordo che mi affascinavano queste cose, ma non ne avevo un attaccamento come invece lui...

Io invece da quella signora ricordo che ricevevo molta calma quando mi faceva andare in una stanza che aveva nel suo studio, buia, stesa su un lettino, con nelle cuffie un rumore che definivo “bianco”, con altri rumori della natura di sottofondo... per anni mi è spiaciuto non sentirlo più quando dopo sposata non l’ho più frequentata, perchè ricordo che mi calmava...
Ebbene, leggendo varie info sui vari argomenti che vi ho detto in questo post, tipo le tre ondate di volontari, sono arrivata a leggere info sulla risonanza schumann, e da lì sono arrivata a info sulle onde theta, che vi invito ad andare a leggere info su entrambe...

Cercando e cercando sono arrivata ad un audio, ed è praticamente tipo quello che mi faceva ascoltare, e che mi rilassava... ora ho capito il perchè, capendo ora cos’era...

Eccolo qui, se volete usarlo per rilassarvi...

E giusto per stare in tema, delle onde theta non è la prima volta che ne sento parlare, proprio a proposito di hsp/pas... Elaine Aron, nel suo libro “The Highly Sensitive Person’s Survival Guide”, ad un certo punto dice per esempio: “In un'intervista del 10 novembre 2003 con Carolyn Robertson, neuroterapeuta certificata, ho scoperto che gli schemi dell'onda cerebrale dell'HSP sono più frequenti in uno stato theta. In questo stato, una persona è più aperta ai sentimenti intuitivi e a ricevere più in profondità luce, suono e altre vibrazioni sottili.” (spero di aver tradotto correttamente)

Che dire? Io tra tutti questi argomenti ci vedo una correlazione... molto “di pancia”, ma ad un certo punto vedo qualcosa anche con “la testa”, non nettissimo, ma qualcosa...
Non so... sarà un caso?
E il caso esiste davvero?

Vabbè, non so... se davvero sono qui per qualcosa, e se quel qualcosa è quello che mi si è “parato davanti” un anno e poco più fa, e poi via via di giorno in giorno pian piano si è specificato per bene, ok, mettiamoci d’impegno seriamente... portare argomenti di psicologia nelle aziende, con un metodo moderno che ha basi antiche, dinamico e pragmatico, in modo da far capire a più persone possibile che siamo davvero tutti diversi, e che questa diversità va accettata davvero, per collaborare bene insieme, in armonia, anche nei posti di lavoro, e quindi poi essere più tranquilli anche nella vita personale...

Fatalità (!) è da metà agosto che mi sto impegnando seriamente a creare materiale digitale per quella che sarà la mia attività tra un anno, in modo da non trovarmi poi con l’acqua alla gola... man mano che mi sono messa d’impegno seriamente mi sono arrivate man mano in questo mese queste nuove informazioni... non so che dire... come per esempio un’info sulle tre ondate che dice che due anime volontarie, nello specifico due "fiamme gemelle", non è bene che stiano insieme qui sulla Terra, perchè starebbero così bene insieme che si dimenticherebbero di tutto il resto e non farebbero quello per cui sono venute...

Certo, è vero anche che se sono arrivata ai corsi che sto seguendo e poi al lavoro che voglio crearmi è proprio a causa della grossa sofferenza provata nel corso degli anni, e che tuttora c’è, presente, e non molla mai... ma insomma, se finisse una volta per tutte, non è che ora abbandonerei questo progetto, anzi, per certi versi ora la sofferenza spesso mi rallenta, perchè in quei momenti divento apatica, ed è difficilissimo uscire dall’apatia e ricalibrarsi, ogni volta... forse se ora fossi felice in modo costante andrei avanti più velocemente... Non so che dire...

Forse posso solo dire che sembra che i pezzi del puzzle combacino... certo, non sapevo nemmeno che forse stavo facendo un puzzle, ma tutto d’un tratto ho visto che nel corso della vita forse mi sono stati dati vari pezzi, e che col post di quella mia amica del corso LUCE, sono forse andati apposto... e chissà, magari ne mancano altri... non credo che il quadro sia ancora completo...

Vedremo...

Intanto mi dedico anima e corpo all’attività che voglio aprire tra un anno (tempo tecnico per terminare i corsi)... che tutto sommato richiede una mente un minimo razionale, se voglio avere a che fare con aziende, quindi posso arrivare a capire il mio istinto “di pancia”, mediato però dalla “testa”... ci sta... quindi avanti tutta!

E a chi è arrivato fin qui infondo auguro una buona ricerca di informazioni... chissà... magari saranno di aiuto a qualcuno... magari qualcuno potrebbe rileggere alcuni episodi della propria vita sotto un’altra luce...

Tra l’altro non ho ancora finito nemmeno io di leggere i libri che voglio leggere su questi argomenti e su altri che mi hanno scatenato curiosità leggendo questi (non vi voglio dare tutti gli input, tanto se siete hsp/pas so bene che vi piace tantissimo cercare), ma ho voluto intanto condividere queste info, in modo che se possono essere utili intanto inizino a girare...

Buona ricerca di info! ;-)

domenica 5 agosto 2018

Sta per uscire finalmente la traduzione del libro di Elaine Aron, in italiano! :-D

Ebbene sì, qualche giorno fa stavo facendo una ricerchina su amazon su libri sull'ipersensibilità, e nell'elenco me ne è apparso uno che non conoscevo... guardo, e la mia espressione è stata questa :-O
E' in uscita per l'11 settembre! ;-)


Stavo pensando di leggermelo, pian piano, in inglese o in spagnolo, ma visto che sta per uscire in italiano, finalmente, ben venga! :-D

Sì, stavo pensando di leggerlo in altra lingua, perchè in questo periodo sto leggendo anche libri sull'ipersensibilità, perchè, come quasi tutte le estati, ci sono parenti acquisite che cercano, volutamente o involontariamente, di minare la mia autostima, che già ho dovuto corazzare in questo anno e mezzo, dopo anni di "tortura psicologica", o almeno, come hsp, è così che l'ho vissuta e la vivo ogni volta che ricominciano...

E visto che l'autostima mi servirà anche tantissimo per il lavoro che voglio crearmi (Business/Team Coach), la sto corazzando ancor di più, sia con libri, sia con altri materiali bellissimi, ed è l'aspetto su cui ho lavorato per tutto il we del 6-8 luglio (we specifico sulla self leadership applicata) al corso che sto seguendo.

Quindi, oltre a libri che mi serviranno poi per il lavoro che voglio crearmi, sto leggendo anche i libri sull'ipersensibilità che mi mancavano all'appello, e per esempio, in quello di Federica Bosco ho visto che parla del "Protettore Persecutore", dicendo che l'ha letto a sua volta nel libro "The Undervalued Self" della Aron... e visto che è la prima volta che ne sentivo parlare nei vari libri sull'ipersensibilità, ma dalla descrizione l'ho "conosciuto" anch'io nel mio cammino, volevo capire meglio... da quel che ho capito non credo che ne parli nel primo libro, quello capostipite, quello ora tradotto in italiano, ma chissà, magari tradurranno in italiano anche "The Undervalued Self"... chissà... speriamo... altrimenti lo leggerò in inglese su kindle che aiuta nella traduzione...

Comunque, sì, in questo periodo sto leggendo anche libri sull'ipersensibilità, oltre ad essere immersa nello studio di Pnl Etica, Neurosemantica, Coaching, e libri vari di Negoziazione, Coaching in azienda e Teambuilding, e appena riesco, vi metterò qualche post a riguardo... 

Intanto vi lascio un piccolo elenco di quelli che ho finito o che sto leggendo, in modo che possiate vedere se i prossimi post potranno interessarvi oppure no...

FINITI

IN LETTURA

DA LEGGERE
Ecco, quindi, a chi interessa, segnatevi la data di uscita del libro, e appena riesco, vi scriverò qualcosa di qualcuno dei libri che vi ho elencato! :-)

Buon proseguimento di vacanze/estate! :-)

mercoledì 27 giugno 2018

Come sarebbe avere un libretto d'istruzioni da poter far leggere a chi interagisce con noi?

Dunque, a metà giugno ero a un corso di formazione residenziale su PNL (etica), Neurosemantica e Coaching, come dicevo tempo fa... ad un certo punto, in un momento dedicato alle domande, una partecipante ha chiesto come può spiegare a suo figlio di 7 anni, se non ricordo male, cosa sta studiando a quel corso.
Le è stato risposto che può rispondere che quando compriamo qualsiasi elettrodomestico o qualcosa di elettronico, troviamo in allegato anche il libretto di istruzioni, mentre quando nasciamo, noi non lo abbiamo con noi... ecco, le è stato consigliato di dire al figlio che è lì al corso perchè man mano le verrà dato il libretto di istruzioni di come funzioniamo.

Alchè io, da Hsp, mi sono messa a pensare che ok, ma noi Hsp funzioniamo in modo ancora diverso, e che quindi ci servirebbe un ulteriore libretto di istruzioni...

Lungi da me essere in grado di poter "creare" questo libretto di istruzioni, ma mi sono detta che "basterebbe" che chi ci sta intorno si leggesse qualche libro sull'ipersensibilità, e lì in quei libri, se letti con la mente aperta (aperta al fatto di poter pensare di aver agito nel modo sbagliato, anche solo per mancanza di queste informazioni, invece che continuare ad insistere di aver agito nel modo giusto, facendoci sentire sbagliati), troverebbe molti spunti da cui partire per magari trattarci "meglio" (io per esempio sono arrivata al punto, dopo un'infanzia che definisco "piatta" dal punto di vista emozionale, di essere stata minacciata pesantemente, da adulta, dai miei genitori appena ho detto un "no", e poi in seguito, sempre da loro, mi sono sentita dire che infondo per loro non conto quasi nulla), ma nei libri troverebbero anche degli spunti per capire perchè a volte agiamo come agiamo...

Ecco, quindi mi sono messa a pensare a quali libri consiglierei per esempio ai miei genitori, per capirmi, ma possono essere utili anche per altri gradi di parentela, o anche tra amici e conoscenti, e ne sono usciti questi:




Libro che ho letto in questo periodo e che mi è piaciuto moltissimo (ora sono un po' impegnata tra studio, figli, viaggi e spostamenti vari, ma appena riesco ne faccio una recensione, perchè merita! Davvero!)
A chi ha figli ipersensibili può essere utile per capirli.
A chi è ipersensibile può essere utile per rivivere la propria infanzia cercando di vederla sotto altri punti di vista.
A chi ha a che fare con adulti ipersensibili può essere utile per capire da dove derivano certi comportamenti che magari a volte infastidiscono...

I bambini sensibili hanno una marcia in più - di Rolf Sellin
Libro che sto leggendo in questo periodo e che promette molto bene!

Mi dicevano che ero troppo sensibile - di Federica Bosco
Altro libro che sto leggendo in questo periodo e che promette altrettanto bene. Parte dall'infanzia, e poi se non ho capito male dove arriverà, arriva anche a parlare di adulti.

Il potere nascosto degli ipersensibili - di Christel Petitcollin
Libro che l'anno scorso mi ha fatta singhiozzare, sentendomi pienamente capita da una persona che nemmeno sa della mia esistenza!
Ne avevo parlato qui https://ipersensibilieintroversi.blogspot.com/2017/05/il-potere-nascosto-degli-ipersensibili.html

Le persone sensibili hanno una marcia in più - di Rolf Sellin
Classico e intramontabile, da cui molti ipersensibili adulti partono alla riscoperta di se stessi, e che li fa sentire finalmente capiti!
Ne avevo parlato qui https://ipersensibilieintroversi.blogspot.com/2017/05/le-persone-sensibili-hanno-una-marcia.html

Le persone sensibili sanno dire no - di Rolf Sellin
Libro che ho lì da leggere, e che rimando e rimando (avendo imparato tramite altre vie a dire di no), ma che prima o poi leggerò sicuramente, perchè ci saranno altri spunti nuovi che possono sicuramente servire.
E a chi ha a che fare con noi ipersensibili credo possa servire per capire i momenti in cui non piaciamo molto, i momenti in cui mettiamo dei paletti agli altri, dopo una vita a dire sì sempre agli altri e a dire no a noi stessi!

Questi 6 libri insieme, secondo me, possono essere una buona risposta ad un libretto di istruzioni sull'HSP.

Quindi, a chi serve, e a chi vuole (con la mente aperta), buona lettura! :-) 

lunedì 4 giugno 2018

Work in progress



E' da un po' che sto pensando di scrivere questo post, e ora eccomi qui: vorrei spiegare il perchè di questa scelta di diventare Coach a 40 e passa anni... (Corporate-Executive & Life Coach? Business & Life Coach? Vedremo come denominarlo...)

Iniziamo col dire che in passato, dopo essermi diplomata Analista Contabile, dai 19 ai 30 anni sono passata da 4 posti lavorativi.

Nel primo, a 19 anni, amministrazione di una concessionaria auto, in cui facevo contabilità acquisiti e banche, inizialmente andava tutto bene. Eravamo 3 ragazze, di cui io la più piccola e inesperta, ma con tanta voglia di imparare. Poi dopo un annetto ho, a conti fatti, iniziato a subire quello che si potrebbe definire mobbing, dalla persona che dovevo sostituire in teoria a tempo indeterminato dopo la terza gravidanza, ma che poi invece è rientrata, facendomi letteralmente passare la voglia di lavorare lì. Per esempio, non potevo tenere la tapparella su, nemmeno in pieno giorno, perchè diceva che dal palazzo vicino guardavano dentro (e che guardassero...!). Altro esempio, dopo avermi tolto molti dei miei compiti per riprenderseli, mi ha detto di aiutare la centralinista, e se per esempio avevo da ritirare dei documenti già pronti in banca non mi veniva dato l'ok ad andare ora, ma tra mezzora invece, quando aveva iniziato a scendere una pioggia fitta fitta (non avevo l'auto, quindi sapevano che andavo a piedi), e mi veniva ordinato, urlando, di andarci, immediatamente... ricordo ancora i piedi zuppi d'acqua, con i sandali, che scivolavo tra piede e suola, per strada... e la rabbia che saliva...

Nel secondo, a 22 anni, uno studio commercialista, dove ero il jolly per l'ufficio paghe e anche per l'ufficio contabilità (e al bisogno venivo portata anche nelle case di conoscenti dei capi per cercare di sistemare i loro pc), il clima era migliore, almeno tra colleghe (con un paio ho mantenuto contatti anche per altri 10-12 anni, dopo essermene andata), ma anche con qualche capo non era male nella maggior parte dei casi, ma c'era comunque qualcuno che non teneva conto delle differenze caratteriali  e dei bisogni primari altrui, come per esempio lo stop mentale di almeno un'ora durante la pausa pranzo. Praticamente, sposandomi, a 24 anni, ero andata a vivere dall'altra parte della città, finchè lavoravo ancora in questo posto che invece prima di sposarmi mi risultava vicino a casa. Qui non c'erano molti parcheggi, e quei pochi erano con disco orario. Quindi andavo e tornavo in autobus. Un'ora piena piena all'andata e un'ora piena piena al ritorno, pur essendo sia la mia abitazione, sia il lavoro, all'interno del Comune di Verona, e non in periferia. Quindi ho chiesto, come faceva anche un'altra collega da anni ormai, di accorciare la pausa pranzo da 2 ore a 1 ora, e di uscire un'ora prima. Hanno dato l'ok, ma fin da subito uno dei 2 capi, quando mi vedeva lì in ufficio in pausa pranzo a mangiare un panino e a leggere un libro (l'altra era estroversa e usciva), mi diceva di fargli dei lavori che gli servivano per il suo hobby di fotografia (tipo organizzargli mostre, mandare inviti, ecc... cosa che capitava normalmente anche in orario di lavoro già da prima, ma ora riteneva giusto farmeli fare nell'ora di pausa pranzo, forse per "compensare" il fatto di avermi concesso di ridurla). Dopo qualche volta mi sono opposta, dicendo che avrei fatto il tutto appena ricominciavo dopo la pausa pranzo, e mi sono sentita minacciare sia da lui, sia dall'altro capo (quello "buono"), che "o così o si ritornava con i vecchi orari"... praticamente per poter uscire un'ora prima dovevo accettare che se volevano, dovevo lavorare 9 ore filate senza staccare... il tutto per circa 4,50 euro netti all'ora, con pausa pranzo non pagata nemmeno se lavorata... quindi 9 ore lavorative filate per circa 36 euro al giorno... praticamente 4 euro all'ora... se pensate che le colf con i voucher prendono netti 7,50 euro all'ora (cifra a cui non sono mai arrivata nemmeno all'ultimo lavoro fatto, in quanto sono arrivata al massimo a 6,50 euro all'ora a 30 anni come impiegata amministrativa contabile)...
Hanno iniziato a venirmi cistiti dolorosissime a raffica... ho fatto antibiogramma e tutto quel che serviva, ma non ne uscivano spiegazioni scientifiche... era solo ansia e rabbia che mi stavano facendo star male...

Nel terzo, a 25 anni, una ditta di commercializzazione e assistenza software di contabilità per ditte e commercialisti, dove facevo l'assistente telefonica, il clima tra colleghi era forse meno affiatato, anche se la parvenza era diversa (eravamo circa metà diplomati e metà laureati/giovani commercialisti. La metà che aveva la laurea aveva partita iva, e, non tutti, ma la maggioranza veniva più o meno quando voleva, e quando c'era, spesso non amava rispondere al telefono, pur essendo anche loro assistenti telefonici, e lasciava le "patate bollenti" a noi, semplici diplomati, che spesso non avevamo davvero nemmeno tutte le loro conoscenze, con le quali magari avrebbero risolto il problema in molto meno tempo e meno sfuriate da parte dei clienti, commercialisti), ma la comprensione almeno dall'alto delle differenze altrui era maggiore, almeno finchè c'era il "vecchio capo" (di cui ho anche un ricordo particolare: quando mi ha chiamata per dirmi che avevo passato i 2 colloqui che mi aveva fatto, ha anche aggiunto che non serviva avvisare il mio attuale capo, quello con l'hobby della fotografia, che tanto era un suo conoscente, e quindi un paio di minuti prima l'aveva già chiamato lui per dirgli che doveva trovarsi una sostituta per me)... Quando poi è morto improvvisamente, e il figlio ha accellerato la vendita ad una ditta più grossa, non hanno più accettato di dare il part-time alle neomamme (cosa che invece l'ex-capo faceva, dicendo che sapeva che anche se riduceva da 8 a 4 le ore, le neomamme rendono comunque almeno per 6 ore in quelle 4), mentre la nuova ditta acquirente lo dava solo a chi apriva partita iva, cosa che all'epoca non mi sentivo di fare... e comunque, a conti fatti, non sarebbe stato il mio lavoro ideale... tutto il giorno al telefono con commercialisti con problemi, e arrabbiati... non mi veniva voglia di aprire partita iva, avere un sacco di spese fisse (all'epoca non esistevano i forfettari), per fare questo lavoro...

Nel quarto posto di lavoro, a 28 anni, ditta di vendita di camion, impiegata contabile part-time, è stato tutto un po' "distaccato" durante il primo anno (anche se fin da subito ho fatto vedere che il mio impegno era totale, andando a lavorare anche col "collarino" dovuto al colpo di frusta causato da un incidente in itinere finchè andavo al lavoro, dopo appena 2 mesi), "distaccato" a tal punto che dovevo capire da sola di avere nuovi compiti che prima erano di altri, perchè non mi veniva detto nulla, tipo, mi era stato detto che le fatture di vendita le seguiva un'altra persona, e io dovevo seguire le fatture di acquisto e le banche. Un bel giorno, di punto in bianco, le fatture di vendita passano a me, implicitamente, senza avermi detto nulla che l'altro non le seguiva più. Se avevo bisogno di aiuto per capire alcune cose, se chiedevo a questa persona mi diceva di chiedere al capo. Il capo (un estroverso che adorava stare solo con le impiegate estroverse... io ero arrivata lì perchè avevo inviato un CV spontaneo, e lui ha visto che conosceva il mio capufficio dell'altro lavoro, e ha chiesto info... ma l'altro capufficio era un introverso... quindi mi vedeva in modo diverso da come mi vedeva poi il nuovo capo) non c'era quasi mai. Lasciavo dei post-it dicendo che avevo bisogno di parlare di lavoro per chiedere delle cose, ma venivo ignorata ogni volta. Poi il secondo anno, dopo che sono dovuta stare all'improvviso 4 giorni in ospedale con mio figlio per una broncopolmonite, si è instaurato un clima di "lotta passivo aggressiva" (pensate che, per esempio, io registravo le fatture di acquisto, come dicevo, e loro per esempio compravano tot pandori, decurtati di una unità rispetto a quanti eravamo, in quanto a me non lo davano, ben sapendo che poi la fattura l'avrei registrata io e avrei visto che deliberatamente mi avevano decurtata dal conteggio), sfociato poi, questo secondo anno, in un licenziamento in tronco ("ad nutum", quindi senza causa) il giorno stesso che ho detto di essere incinta del secondo figlio, comunicato proprio a inizio inizio gravidanza, esasperata dal fatto che il capo, per aver sbagliato UNA registrazione contabile mi aveva detto "Farò in modo che ti dimetta!".

Ovviamente ho fatto causa: la mia Prof.ssa di diritto alle superiori ci aveva raccontato di aver subito una situazione simile quando era giovane, e si era difesa da sola in tribunale, e l'aveva vinta... ho contattato lei, ovviamente!

Ecco, queste sono state le mie esperienze lavorative...dai 19 ai 30 anni...

Ah, no, è vero, ce n'è stato un quinto di lavoro, a  quasi 37 anni, in una piccola azienda florovivaistica, come impiegata amministrativa-contabile part-time per acquisti, vendite e banche, ma anche riorganizzazione totale del magazzino a livello pc (ho calcolato che ci sarebbero voluti almeno 2 mesi, ma lo volevano in un paio di settimane), e volevano anche preventivista, volendo che mi specializzassi nel giro di qualche giorno nel campo florovivaistico (pur sapendo dal colloquio che io ho il pollice nero come la pece, a parte per le portulache che praticamente crescono da sole... ma la nipote, che passava il tempo in ufficio a fingere di lavorare, e invece chattava con lo smatphone, non voleva più farlo...), in modo da farmi gestire completamente anche i preventivi e relative fatturazioni (tutto in 4 ore al giorno), iniziato col mobbing (passivo aggressivo, fatto di silenzi assoluti, imputati poi da loro tutti a me, dicendomi che non parlavo mai, sfociato poi in urli da parte loro, in cui mi è stato urlato che secondo loro sono troppo lenta nel lavoro, non avendo portato già a termine tutto quello che volevano che facessi) già dal primo giorno, fattomi da 2 donne, nipote e moglie del capo che mi aveva fatto il colloquio (ricordo ancora, appena sono arrivata la prima mattina, scendendo nello scantinato dove c'era l'ufficio, la moglie che, credendo non la vedessi, guardando verso la nipote, ha fatto "no" con la testa, senza mai nemmeno aver scambiato una parola con me prima di quel momento)... lavoro durato 3 settimane, che poi ho lasciato, per la mia sanità mentale!

Dunque, queste sono state le mie esperienze lavorative come impiegata amministrativa-contabile.
Lavoro consigliatomi dai miei quando dovevo scegliere che scuola frequentare (io invece sotto sotto sognavo di frequentare il liceo artistico).
Lavoro, l'impiegata amministrativa contabile, che a conti fatti non fa per me.
Non che non sia portata per organizzare, anzi, mi viene piuttosto bene, ma vedendo come vengono trattate spesso le impiegate (introverse) non fa per me.

Io sono una persona emotiva, nel senso che parlare delle mie emozioni non mi dà assolutamente fastidio, perchè le sento ovviamente parte totalmente integrante della vita.

Mi piace tantissimo capire gli altri. Spessissimo capisco cosa pensano e provano anche solo guardandoli per qualche minuto.

Spesso non riesco a non intervenire se qualcuno dice o fa qualcosa che vedo fa male a me o a qualcun'altro, e questo non piace molto: mi definiscono troppo diretta, ma direi che è solo perchè non amano molto sentirsi dire che fanno male, pensando ognuno di essere persone perbene, ma se fanno male, fanno male!

Nel mio piccolo cerco di spronare le persone a dare il meglio di sè, da sempre, e infatti mio figlio 13enne qualche settimana fa ha finalmente notato che mamma-coach lo sono da sempre... da molto prima ancora di aver deciso di diventare Coach!

Però per molti questo mio modo di essere, questo vedere le emozioni come parte ovviamente integrante della quotidianità, molti lo reputano sbagliato. 

Ricordate che dicevo che erano arrivati a farmi sentire sbagliata? Ecco...

E tutt'ora la situazione non è molto cambiata... da parte loro ovviamente... anche se ho tentato di renderli partecipi di quel che voglio fare (spiegandomi e regalando libri), sperando di apparire meno "strana" ai loro occhi... ma non ha funzionato... infatti qualche settimana fa una di queste persone mi ha detto che per lei gli psicologi sono tutti pazzi (testuali parole)... non che io abbia mai detto che diventerò psicologa, ma sicuramente un coach si avvicina più ad uno psicologo, piuttosto che ad un cuoco...

Qualche anno fa avrei personalizzato, mi sarei incavolata come una biscia e ci sarei stata male per settimane, ma ora no... anzi, quella frase mi ha fatto capire sempre più di essere sulla strada che voglio davvero!

Molte persone vedono chi è diverso da sè come sbagliato, nella vita privata e nella vita lavorativa... il posto in cui passano più tempo le persone è il lavoro... io vorrei lavorare direttamente sui team delle aziende della mia città, in modo da portare la metodologia 4Colors nelle aziende, fatte ovviamente di persone, che se riuscissero a capirsi meglio tra di loro, lavorerebbero meglio, con più entusiasmo e armonia, e sarebbero più produttivi (perchè, diciamocelo, quando si sta male nel posto di lavoro si intensificano le pause caffè, le pause wc, i momenti di "testa persa", fino ad arrivare ai giorni di malattia...), e poi comunque quello che imparerebbero lo potrebbero poi portare fuori dall'azienda, parlandone con parenti e amici... così da, speriamo, pian piano, far capire a più persone possibile che diverso non significa sbagliato (certo, capisco che trovarsi a lavorare con persone introverse può sembrare a volte difficile per gli estroversi, ma siamo molto meglio di quel che si pensa)... e che a volte un'espressione tipo "tutti pazzi" (molto pervasiva, in quanto non è possibile dire che TUTTI sono così, anche se ha avuto esperienze negative con qualcuno di loro) può far male se una persona non si è nel frattempo corazzata l'autostima, e se non ha ben chiaro l'obiettivo verso cui è diretta!

Io per fortuna ora so bene il mio obiettivo... mi si è pian piano delineato, pezzetto dopo pezzetto, in quest'ultimo anno... come se un qualcosa pian piano, giorno dopo giorno, mi dicesse cosa va fatto... 

E infatti nella mappa della visione fatta nel WE appena trascorso al Corso TUAV a Imola ne è uscito questo:




Comunque, volevo anche scrivere per avvisare che in giugno e luglio credo scriverò poco.
Sarò a dei corsi residenziali sia a metà giugno sia ad inizio luglio (LUCE).
Poi abbiamo in programma un viaggetto come famiglia.
Insomma, credo che il tempo per stare al pc a scrivere sarà poco...

Anche perchè mi sto dedicando sempre più a libri su negoziazione, coaching, coaching in azienda, teambuilding, (più di una cinquantina in elenco finora...) e quindi libri su tematiche non propriamente inerenti questo blog...

Non che questo blog non mi interessi più, anzi!
Questo blog è stato il posto dove sono riuscita a capirmi... infatti qualche anno fa, una mia amica psicologa e psicoterapeuta, mamma di un bimbo che andava nella scuola elementare dei miei figli, "Scrivi!" me lo diceva ogni volta che mi sentiva abbattuta...
Qui, scrivendo, ho iniziato a guardarmi davvero intorno, e a vedere che ci sono persone, simili a me, che non vengono definite pazze o sbagliate per come sono, e che anzi, ne hanno fatto un lavoro che le soddisfa!
Questo è il posto dove mi sono detta "E perchè io no? :-| "...
Che poi è diventato, nel giro di breve "Perchè non provarci?"

Questo è il posto dove ho raccolto le idee, dove mi sono capita, dove ho ricominciato a sognare dopo anni che non sognavo più, e dove ho ricominciato ad ascoltarmi... sì, perchè se mi ripenso "da piccola" mi ricordo che dentro di me pensavo di essere "speciale" e di "essere qui per qualcosa" (pensieri di una bimba, che, grazie all'amore della sua nonna materna si sentiva "speciale")... ora, non so se quel che voglio fare prenderà piede, perchè non è tutto nella mia sfera di potere, ma è comunque nella mia sfera di influenza, e quindi ci proverò con tutta me stessa!

Dicono che per essere eccellenti in qualcosa servono 10.000 ore di pratica... un qualcosa tipo 8 ore al giorno per 3 anni e mezzo... 

Nel capire sentimenti e persone, essendo una cosa che sento innata, credo di averle ampiamente superate le 10.000 ore! Infatti dicono che ci sono persone che fanno coaching in modo innato da sempre... persone alle quali viene spontaneo, quotidianamente... e mi ci rispecchio in questo... tantopiù che anche mio figlio 13enne è arrivato a vederlo, da solo, che se il coaching significa aiutare le persone ad essere la miglior versione di se stesse, lo faccio da sempre...

Da un po' quindi ho sentito il desiderio di dedicarmi ad approfondire le tecniche per riuscire a "veicolare" il tutto in un modo "più capibile" da più persone possibili nelle aziende.
Ed è per questo che spesso ultimamente accantono libri che invece potrebbero far parte di questo blog... sicuramente in futuro ci tornerò, perchè non si smette mai di imparare qualcosa, o di sentirsi sostenuti e capiti da un libro, ma al momento mi sto focalizzando sui "mezzi" con cui poi potrò portare ad altri quello che sento da sempre dentro di me.

E comunque vi metto un piccolo elenco di alcune letture che ho in programma tra un libro e l'altro, che voglio leggere "per me come futura coach", ma inerenti anche questo blog:


Comunque, anche se non mi vedete attiva, se qualcuno ha bisogno di info, ci sono! ;-) 

P.S. Il libro della Dott.ssa Elena Lupo, Il tesoro dei bambini sensibili, alla fine l'ho iniziato davvero, ed è proprio bello... sono a buon punto, e davvero sta diventando un ottimo compagno di questo periodo, visto che ieri e l'altro ieri al corso TUAV abbiamo ripercorso la Linea della Vita, e lavoratoci su, arrivando a parlare anche della nascita, e di quello che può comportare a livello inconscio... nel mio caso, sulla nascita non ho fatto domande specifiche, perchè le risposte me le sono date da sola... bimba hsp che aveva come data di termine il 4 maggio... il 15 maggio, dopo 11 giorni dal termine previsto, hanno indotto il parto per farla nascere... non si è smosso nulla... il 16 idem... il 17 uguale... il 18 come sempre... il 19 immaginate... il 20 maggio hanno deciso di rompere le acque... erano tinte... ero in sofferenza... manovra di kristeller e mi hanno tirata fuori al volo... sana e salva per fortuna mia... 4,180 kg... ovviamente mia mamma è stata ricucita un bel po'...
Ho vissuto per 19 anni con dei genitori anaffettivi, che pensavano che comprando cose fossero apposto... ho vissuto poi altri 5 anni in casa loro, lavorando, ma avendo la netta sensazione (anzi, non erano solo sensazioni, ma dati oggettivi) che mi volessero tenere "bloccata"... ho vissuto poi altri 16 anni fuori da casa loro, sposata, ma avendoli ancora nel mio "panorama sociale" come "molto, troppo, eccessivamente controllanti", e oltre... e questo mi faceva molto molto male... fino ad un anno fa, quando ho "lasciato andare", e sono "rinata"! :-)

Quindi, ecco, il libro della Dott.ssa Elena Lupo mi sta "rincuorando"... provatelo! :-)

mercoledì 23 maggio 2018

Mi ha convinta! :-)

Ieri sera stavo guardando questo video




A parte il fatto che ok, quando parla la Dott.ssa Elena Lupo io continuo a dire "ecco, sì, appunto, sì!", ma ok, a parte questo, mi ha convinta nell'ultima parte, quando parla del suo libro... libro che so da un anno che c'è, che ho anche consigliato a qualcuno che ha a che fare tutti i giorni 7-8 ore al giorno, con tanti bambini, e che quindi statisticamente circa un 20% saranno ipersensibili, ma appunto, un libro che finora non avevo pensato di leggere a breve, perchè è vero che ho figli, ma è anche vero che essendo anch'io ipersensibile, non fatico molto a capirli (uno sembra ipersensibile introverso, e l'altro sembra ipersensibile forse ambiverso... da più piccolo avrei detto estroverso, ma crescendo sembra quasi ambiverso)

Comunque, ok, torniamo al libro... non pensavo di leggerlo a breve... e invece mi ha convinta... nel senso, ok, i miei figli vengono capiti qui in casa, almeno da me che sono ipersensibile, e poi in caso spiego e riporto anche al padre, che non è un ipersensibile... ma io, da piccola, sono stata capita? Da mia nonna (morta nel 2012) forse sì, anche se sicuramente non sapeva nulla dell'ipersensibilità, ma da come la conoscevo, potrei supporre lo fosse anche lei... dovrei averla qui per farle delle domande specifiche... però, ecco, da come la conoscevo, e da come si rapportava a me, suppongo proprio di sì...

Dal resto della famiglia non sono mai stata molto capita... non voglio entrare nei particolari, e non dico che nessuno di loro possa essere un ipersensibile (magari ben mascherato sotto qualche corazza ormai degenerata), ma ecco, capita direi proprio di no...

Uno dei metodi (TUAV) che sto studiando per farlo diventare anche un lavoro, fa lavorare sulla linea della vita... ovviamente essendo un'ipersensibile, sì, questi esercizi mi sono di aiuto, ma forse dovrei provare anche qualcosa di più specifico... è da un po' che me lo ripeto...

Ed ecco ieri sera, mi ha convinta!
Tra l'altro ho visto che ora, a differenza di qualche mese fa, c'è anche in ebook, che per chi non ha una casa enorme è un buon compromesso! :-)