Dopo aver lavorato per anni come pastora della Chiesa luterana, attualmente opera nell'ambito della formazione e della terapia per soggetti ipersensibili.
Ho letto questo libro in 2 giorni, appena dopo quello di Christel Petitcollin.
L'ho letto in 2 giorni, quindi ho gradito molto anche questo, ma lo definirei diverso, da quello di Christel Petitcollin, forse più simile a quello di Rolf Sellin, ma comunque diverso, forse più particolareggiato nelle descrizioni caratteriali, ma più sintetico.
Inizia raccontando la sua storia di ipersensibile, per poi passare a parlare in generale di ipersensibilità, definendoci più ricettivi e riflessivi, particolarmente esposti alle impressioni sensoriali, facilmente influenzabili dall'umore degli altri, coscienziosi, con una ricca vita interiore, con un naturale interesse per la spiritualità, e con una "strategia" diversa nella vita.
Parla di alti standard e di bassa autostima, di regole personali che non sempre ci rendiamo conto di imporci, e della paura dell'abbandono.
Spiega che è utile organizzare la vita secondo il proprio carattere, trovare lo spazio per sè, porre dei limiti, e dà consigli contro l'iperstimolazione.
Parla di come beneficiare al meglio della capacità di stabilire relazioni profonde, come ci viene spontaneo se circondati da persone che ci capiscono, e dei 4 livelli di relazione.
Passa poi a parlare di come affrontiamo la rabbia, e dà consigli da poter applicare. Parla anche di colpa e vergogna, e di problemi di coppia.
Parla poi molto brevemente di genitori ipersensibili, ma anche in quelle poche righe un genitore ipersensibile, che magari l'ha scoperto "tardi" di esserlo, perchè prima magari credeva di essere solo "sbagliato", ecco che in queste poche righe riesce a sentirsi tutto sommato un buon genitore, anche se magari non sopporta, o spesso sopporta a fatica, per poi sbottare, il gran chiasso che possono fare i bambini, a causa dell'ipersensibilità sensoriale.
Passa poi a parlare delle sofferenze psichiche, come ansia e depressione, e di eventuale psicoterapia.
Parla poi di amore per se stessi, compassione per se stessi, riconciliazione, e gioia di essere se stessi.
Spiega poi alcuni studi fatti finora sull'ipersensibilità, dallo psicologo americano Jerome Kagan e dalla psicologa americana Elaine Aron.
Conclude quindi parlando del dono che hanno gli ipersensibili, dando alcune idee di attività che potrebbero far bene agli ipersensibili e altre che magari possono invece richiedere più energie, e un test da lei ideato.
E' un libro breve, che forse avrei preferito fosse ampliato di più, ma diciamo che in breve dà tutte le informazioni che si cercano in un libro su questo argomento.