Umberto Longoni,
psicologo, sociologo e scrittore, docente della SIMP (Società Italiana
Medicina Psicosomatica), è uno dei più noti psicologi italiani del
"Mental Training", consulente di atleti internazionali. Collabora alle
più diffuse riviste femminili come autore di test, rubriche e articoli.
Ha pubblicato libri e manuali soprattutto a carattere psicologico-divulgativo.
È stato tra i vincitori del 43° Premio H.C. Andersen (2010).
Ha pubblicato libri e manuali soprattutto a carattere psicologico-divulgativo.
È stato tra i vincitori del 43° Premio H.C. Andersen (2010).
Questo libro non mi ha entusiasmata, anzi, l'ho trovato troppo pieno di quel tipo di test che non amo per niente...
Però ogni tanto, test a parte, nelle spiegazioni trovavo una frase qua e là che mi "ispirava"...
Quindi, tenendo conto di una citazione che si trova a pagina 133 e che dice così "Non sono mai uguali le parole. Spesso soltanto una, sebbene simile a tante già ascoltate, possiede la giusta chiave che sa aprire e mutare il cuore. Il cambiamento obbedisce a una formula magica dall'inesplicabile senso", ecco che appunto, tenendo conto di questa citazione, ho deciso di parlarne lo stesso, perchè magari può tornare utile a qualcuno che sappia apprezzarlo di più.
Quindi, posso dirvi che in questo libro, nella prima parte (che prende buona parte del libro, e dove sono concentrati tutti i test) si parla di colori, di bruchi e farfalle, di serenità, di paura di essere felici, di alberi, di rondini e gabbiani, di avarizia sentimentale, di fuoco, di gamberi e uccelli migratori, di presente, passato e futuro, di fiumi, di valore della nostra unicità, di spettatori e protagonisti, di stelle, di galline e calabroni, di sogni, di mele mature, di fiocchi di neve e di noia.
Nella seconda parte passa a parlare di tre mosse per volerci bene, quindi dare ali all'autostima (liberandoci dall'incantesimo, valutandoci meglio, apprezzando le nostre ali e il nostro colore, e distinguendo il ruolo dalla persona), amare i nostri difetti (non pretendendo di essere perfetti, diventando un po' cicale, considerando i difetti come risorse e guardandoci con occhi diversi) e concederci sempre una possibilità (modificando i nostri punti di vista e puntando sul fascino della normalità, cogliendo ogni bella opportunità, colpendo e lasciando il segno con la tecnica Attenzione-Interesse-Desiderio-Azione, e assumendoci la responsabilità delle scelte).
Conclude chiedendoci se non siamo per caso il ragno intrappolato nella nostra ragnatela, parlando di cambiamento, di prepararsi alle resistenze altrui al nostro cambiamento, e come riconoscere il sano egoista.
Confermo quanto detto all'inizio, e cioè che non mi ha entusiasmata come invece gli altri libri, ma ogni tanto ho trovato qualche frase che mi ha "ispirata", quindi, per chi volesse provare a leggerlo, può valerne la pena.
Conclude chiedendoci se non siamo per caso il ragno intrappolato nella nostra ragnatela, parlando di cambiamento, di prepararsi alle resistenze altrui al nostro cambiamento, e come riconoscere il sano egoista.
Confermo quanto detto all'inizio, e cioè che non mi ha entusiasmata come invece gli altri libri, ma ogni tanto ho trovato qualche frase che mi ha "ispirata", quindi, per chi volesse provare a leggerlo, può valerne la pena.